IC - Roma, 3 marzo 2021. L'Istat rivede al rialzo (-1,9% rispetto al precedente -2,0%) la stima del calo del Pil italiano nel quarto trimestre del 2020. Il dato, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, resta invece a -6,6% nei confronti dello stesso periodo del 2019. Il quarto trimestre del 2020 - ricorda l'Istituto nei conti economici trimestrali - ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in piu' rispetto al quarto trimestre del 2019. Rispetto al trimestre precedente, osserva l'Istat, tra i principali aggregati della domanda interna si registra una diminuzione dell'1,6% dei consumi finali nazionali e un incremento degli investimenti fissi lordi pari allo 0,2%.
A trascinare la caduta del Pil - commenta l'Istat - "è stata sia la domanda interna (incluse le scorte), sia quella estera che hanno fornito entrambe un contributo negativo di 1 punto percentuale. Sul piano interno, è stato fortemente negativo l'apporto dei consumi privati, -1,6 punti, nullo quello degli investimenti e lievemente positivo, per 0,3 punti sia quello della spesa della PA, sia quello delle scorte. Sul piano estero l'ampio contributo negativo è derivato da una crescita delle importazioni ben maggiore di quella delle esportazioni".
Pina Augimeri