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Google investe 3,5 milioni sulla digitalizzazione delle cooperative italiane

mercoledì 2 marzo 2022

Saranno 500 le cooperative coinvolte 500 realtà italiane, priorità a quelle promosse da donne e giovani, rigenerate dai lavoratori (“workers buyout”), o ancora alle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie

Google investe 3,5 milioni sulla digitalizzazione delle cooperative italiane

Google annuncia oggi il proprio supporto alla nascita di Cooperazione Digitale, un progetto pluriennale di Alleanza delle Cooperative Italiane che supporterà la digitalizzazione delle imprese cooperative e non profit. Cooperazione Digitale nasce da un confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico sul tema della trasformazione digitale delle imprese italiane, con l’obiettivo di valorizzare le imprese cooperative e non profit. Il progetto sarà realizzato grazie a un fondo da 3,5 milioni di euro di Google.org, la divisione filantropica di Google impegnata sulle principali sfide della nostra società attraverso finanziamenti, innovazione tecnologica e competenze tecniche, per supportare le comunità più vulnerabili e offrire una maggiore equità e inclusione.

Alleanza delle Cooperative selezionerà un gruppo di imprese che andranno ad accompagnare la trasformazione digitale di 500 realtà italiane, prevalentemente cooperative e non profit, dando priorità a quelle impegnate in contesti periferici o marginali, in particolare create da donne e giovani, rigenerate dai lavoratori (“workers buyout”), o ancora alle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie. Le imprese interessate potranno così intraprendere un percorso di innovazione digitale e di inclusione in un network collaborativo e sostenibile, grazie ad attività di consulenza e programmi di implementazione tecnologica.

L’obiettivo del progetto Cooperazione Digitale è permettere di cogliere le opportunità della trasformazione digitale anche a quelle imprese che da sole non riuscirebbero a farlo, e allo stesso tempo rafforzare l'ecosistema dell'imprenditoria cooperativa e non profit ad alta tecnologia. Così il progetto mira a creare opportunità di impiego in particolare per i soggetti maggiormente in difficoltà, e a mettere anche le cooperatrici, i cooperatori e le imprese più vulnerabili nelle condizioni di cogliere le opportunità offerte dal PNRR nella sinergia che il digitale abilita tra tutte le 6 missioni presenti nel piano italiano.

Il fondo per Cooperazione Digitale porta a un totale di 8,5 milioni di euro il contributo complessivo, a partire dal 2018, di Google.org a favore di progetti di inclusione sociale, crescita e sostegno professionale in Italia. Molti dei progetti sono stati avviati durante la pandemia, tra cui il Fondo di emergenza per il giornalismo locale, la donazione per il sostegno alimentare della Comunità di Sant’Egidio o la collaborazione con Unioncamere per Eccellenze in Digitale, il cui obiettivo è supportare la ripresa e la crescita delle piccole e medie imprese italiane.

Il supporto alla trasformazione digitale, in particolare per le realtà di piccole dimensioni, è uno degli impegni a lungo termine di Google in Italia. Dal 2013 sono stati avviati progetti come Crescere in Digitale, Eccellenze in Digitale e Google Digital Training, per favorire un circolo virtuoso di impiegabilità e crescita economica, e un ponte di competenze tra le diverse generazioni. Dall’annuncio di Italia in Digitale, nel 2020, un milione di persone e di piccole e medie imprese hanno ricevuto formazione specifica sulle competenze digitali, per trovare un nuovo lavoro, progredire nella propria carriera o far crescere la propria attività. Molte di queste storie sono disponibili sul sito di Italia in Digitale.

“Sono particolarmente soddisfatto per la conclusione positiva di questo progetto con Google che valorizzerà la parte buona del mondo delle cooperative che potranno avere nuove opportunità di sviluppo grazie all’innovazione e digitalizzazione ha sottolineato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico. In un periodo complesso e critico come quello che stiamo vivendo, dare il giusto sostegno alle cooperative rappresenta un riconoscimento nei confronti di una realtà che ha dimostrato negli anni di saper affrontare i momenti di crisi economica e sociale rispondendo prontamente alle esigenze dei mercati in cui operano. Da Ministro a loro tutela ho emanato una direttiva per contrastare i fenomeni distorsivi della forma societaria cooperativa e per migliorare le attività di vigilanza anche attraverso un sano meccanismo premiale”.

“Le cooperative - ha ricordato Matt Brittin, president EMEA, Google - possono ricoprire un ruolo chiave nella trasformazione digitale dell'Italia in modo sostenibile e inclusivo. Cooperazione Digitale va in questa direzione e rappresenta un impegno per far crescere l'economia italiana, mettendo al centro le persone, con una visione strategica sul futuro del Paese. Per questo siamo felici di poter contribuire a renderla un’opportunità più inclusiva, basata su uno sviluppo ambientale, civile e sociale equilibrato ed equo”.

 

“Il progetto con Google.org assume una rilevanza strategica  - gli fa eco Maurizio Gardini, presidente Alleanza Cooperative Italiane, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone. La sigla del progetto Cooperazione Digitale con Google.e ci dà la possibilità di supportare tante cooperative che possono trovare nella transizione digitale un’opportunità di sviluppo innovativo “dal basso”, ma con attenzione alla sostenibilità digitale. Noi diciamo sì all’innovazione che crea occupazione e si mette al servizio delle persone e non viceversa. La crescita e lo sviluppo sono tali se cresce il Bes del Paese. Lo scorso anno l’Italia è cresciuta di oltre il 6%, ma sono aumentate le diseguaglianze il cui contrasto è nel dna della cooperazione. In Italia, si stima che in 15 anni saranno a rischio obsolescenza oltre 3 milioni di lavoratori in agricoltura, nel commercio e nella manifattura. Questo ci deve portare a un investimento straordinario nella formazione e nell’istruzione delle persone e dei lavoratori”.

  Francesco Agresti

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