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Da Assisi il Manifesto di Confcooperative per un “paese da ricucire”

martedì 4 ottobre 2022

Un impegno che nasce nella giornata di incontro con la CEI nel dialogo tra il presidente di Confcooperative Gardini e  il presidente CEI cardinal Zuppi.

Da Assisi il Manifesto di Confcooperative per un “paese da ricucire”

Il “Manifesto di Assisi” è Il manifesto di Confcooperative per “ricucire” il paese. Attraverso un welfare di “campanile” per ridurre le diseguaglianze che isolano i territori ed emarginano le persone. Un impegno che nasce nella giornata di incontro con la CEI, che ha avuto come cornice Assisi, nel dialogo tra il presidente di Confcooperative Gardini e  il presidente CEI cardinal Zuppi. Un confronto che rafforza la cooperazione e il lavoro della cooperazione con la Chiesa Italiana.

La parola ai protagonisti di Assisi

Anna Manca, vicepresidente Confcooperative nell’aprire i lavori dell'incontro, condotti da Irene Bongiovanni, presidente cooperative DSTILE, ha ricordato che “le cooperative sono luoghi del fare capaci di generare lavoro e speranza”. E il saluto istituzionale della città di Assisi dal sindaco Stefania Proietti: “Qui mi sento un po' a casa. Con voi l'Italia che sa rianimare la speranza”.

Don Bruno Bignami, direttore ufficio nazionale problemi sociali e il lavoro della Cei, che ha introdotto i lavori, ha sottolienato come: “Il miracolo della cooperazione apre varchi nella folla indifferente che esclude chi è più debole”.

E dopo i saluti e l’apertura ufficiale dei lavori è stata la volta della presentazione dei quattro filoni di progetti Confcooperative -CEI: i cammini e il turismo sostenibile; i beni ecclesiastici; i paesi in via di sviluppo; l'inclusione sociale.

Si è parlato di cammini e turismo sostenibile con Don Gionatan De Marco, direttore ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport: “La bellezza torni a essere promotrice di sviluppo a beneficio di tutti”.

Altro filone progettuale quello dei beni ecclesiastici con Veronica Bartoletti, cooperativa Prato Cultura, che ha portato la testimonianza dell’impegno per far rinascere il complesso monumentale San Domenico. Sui paesi in via di sviluppo, Don Leonardo Di Mauro, direttore servizio per gli interventi caritativi a favore dei paesi terzo mondo, ha fotografato i numeri dell’impegno: “finora abbiamo avviato17.500 progetti con interventi per 2,25 miliardi grazie alle risorse dell'8permille”. L’inclusione sociale con Giorgia Sordoni, cooperativa sociale Papa Giovanni XXIII: “Abbiamo portato la disabilità nei luoghi della vita sociale, siamo le pietre che affiorano e che permettono di attraversare il fiume dell'indifferenza e dell'emarginazione”.

Nuovi progetti per un cammino e una collaborazione che parte da lontano ed è radicata sul territorio come ricostruito nella “Mappatura sulla collaborazione tra chiese regionali e Confcooperative”, affidata a Marco Menni, vicepresidente vicario Confcooperative, che ha ribadito l’importanza di “Ricostruire e rigenerare comunità lavorando sulle vocazioni dei più giovani e generando patti sociali.

Assisi, è stata l’occasione per presentare l’iniziativa “Fratelli tutti, per un Natale di solidarietà” con Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse BCC. Il credito sosterrà le attività di Caritas Italiana e Santegidio per aiutare le famiglie in difficoltà. Un sostegno fondametale visto che "la povertà non risparmia più nemmeno chi ha un lavoro, i minori tra le prime vittime, la casa è sempre più un'emergenza”, ha idchiarato Don Pagniello direttore Caritas Italiana .

Si è parlato di futuro e di sfide con:

Ruggero Frecchiami, dg gruppo Assimoco

“Il welfare è una sfida che richiede il contributo di tutti, si deve partire dall'ascolto per poter prendersi cura dei bisogni”.

Alberto Cazzulani, presidente di Power Energia

“Nel 2020 sono state 2,3 mln le famiglie a rischio povertà energetica. Nel 2022 sono salite a 4 milioni di famiglie. Serve cambio paradigma economico, civile e sociale”.

 

E dal dialogo su cooperazione e dottrina sociale della chiesa tra il presidente Confcooperative Gardini e il presidente CEI cardinal Zuppi, moderato dalla giornalista Lucia Annunziata:  

Maurizio Gardini, presidente Confcooperative:

“Le cooperative nascono dalla necessità di rispondere a un bisogno”. “Tante crisi figlie della speculazione e della finanza. Dobbiamo ricucire gli strappi. Troppe fratture nella società con 10 milioni di poveri, 6,2 milioni di pensionati sotto i 12.000€. Troppe diseguaglianze. 300.000 imprese in ginocchio con 3 milioni di occupati a rischio, 5 milioni di lavoratori poveri. Siamo qui per proporre risposte. Le cooperative nascono dalla necessità di rispondere a un bisogno”. E sul caro bolletta, per Gardini occorre fermare la speculazione energetica, il tetto al prezzo del gas è una misura fondamentale, l'Europa deve fare fronte comune, no agli egoismi dei singoli Stati.

Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente CEI

“Le fratture sociali e le diseguaglianze che si ampliano allontanano le persone dal voto. È così che possiamo spiegare la più bassa partecipazione mai registrata alle politiche”. Per questo occorre “Favorire una cultura del valore della cittadinanza. I dati della ricerca Censis Confcooperative fotografano le difficoltà di un paese dove il debole diventa sempre più debole. Il dato della difficoltà delle imprese al Sud rischia di scavare un solco sempre più profondo tra Nord e Sud del paese facendo scivolare il Sud sempre più a Sud”. 

Il video integrale dell'evento 

 

 

  Alessandra Fabri

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