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Covid19: Federcasse sigla accordo su salute e sicurezza lavoratori

martedì 1 febbraio 2022

 L'intesa prevede misure che dal 1° febbraio 2022 riguardano il controllo del green pass per l’accesso della clientela alle filiali , le informazioni al pubblico e altre indicazioni organizzative per continuare ad attuare un efficace contrasto alla diffusione del Covid-19

Covid19: Federcasse sigla accordo su salute e sicurezza lavoratori

Federcasse e le segreterie nazionali di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, UGL-Credito  hanno sottoscritto un accordo nazionale che integra le misure concordate per il Credito Cooperativo a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e della clientela in banca, alla luce dell’evoluzione della situazione pandemica e dei provvedimenti normativi di recente adottati.

 L’Accordo raggiunto in Federcasse prevede misure che dal 1° febbraio 2022 riguardano il controllo del green pass per l’accesso della clientela alle filiali delle Banche di Credito Cooperativo, delle Casse Rurali e delle Casse Raiffeisen, le informazioni da rendere al pubblico e altre indicazioni organizzative per continuare ad attuare un efficace contrasto alla diffusione del Covid-19. 

“L’Accordo – dichiara Matteo Spanò, vice presidente di Federcasse e presidente della delegazione sindacale di Federcasse – è coerente con il percorso proficuo intrapreso con le organizzazioni sindacali fin dall’inizio della pandemia per contrastare la diffusione del virus Covid-19. L’obiettivo è sempre quello di salvaguardare la salute e la sicurezza dei nostri collaboratori, dei nostri soci e dei clienti, continuando ad assicurare il servizio delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen alle comunità di riferimento”. 

“La delegazione sindacale Federcasse - formata anche da rappresentanti delle federazioni locali, delle capogruppo Iccrea e Cassa Centrale e del sistema Raiffeisen - ha individuato insieme alle Organizzazioni sindacali, continua Spanò, misure organizzative specifiche per la nostra Categoria relative all’obbligo per la clientela del possesso delle certificazioni verdi Covid-19 per accedere ai servizi bancari e finanziari, che evidenziano la volontà comune di proseguire fattivamente nel sostegno alla vita economica, sociale e culturale dei territori”. 

Sul piano pratico: accesso della clientela nelle filiali. In zona rossa su appuntamento fatte salve le esigenze dei soci e clienti per esigenze di cassa indifferibili. Nelle zone arancioni, garantiti tutti i servizi ordinari di cassa mentre su prenotazione con appuntamento le sole attività di consulenza. Ciò in ragione della peculiare articolazione territoriale delle BCC e delle esigenze di servizio al pubblico. 

Nelle zone bianche e gialle, l’accesso della clientela sarà consentito - nel pieno rispetto del distanziamento interpersonale e con mascherine e gel igienizzante - nei limiti del numero massimo di persone contemporaneamente ammesse in base alla capienza delle filiali determinata dalla normativa; contollo certificazioni verdi dei clienti: la rilevazione delle certificazioni verdi Covid 19 sarà effettuata, anche a campione, attraverso dispositivi tecnici automatici o da personale esterno, ovvero dal personale dell’Azienda, preferibilmente con strumenti messi a disposizione dalla stessa Azienda,  missioni. 

Proseguono, sempre con prudenza, nelle zone bianche e gialle e sono sospese o fortemente limitate nelle zone rosse e arancioni; formazione del personale. E’, e resta, un’attività strategica per il Credito Cooperativo. Nelle zone bianche e gialle le attività formative in presenza, consentite dalla vigente normativa sanitaria, vengono limitate adottando tutti i presidi di sicurezza e di distanziamento. Nelle zone rosse e arancioni, è sospesa fino al 31 marzo 2022 a parte gli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza. Federcasse e le Segreterie nazionali si sono impegnate ad un nuovo incontro a breve, già nel mese di febbraio, per una analisi congiunta sull’evoluzione dell’emergenza sanitaria e delle eventuali normative che dovessero intervenire in materia, anche rispetto alle misure concordate con l’Accordo .

  Francesco Agresti

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