Territorio

Trento, Reggio nuovo presidente di Progetto 92

È Piergiorgio Reggio il nuovo presidente della cooperativa sociale Progetto 92. Ex presidente della Fondazione Franco Demarchi, docente presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia, con esperienza nazionale in ambito sociale ed educativo, è stato nominato nel corso dell’assemblea che ha rinnovato il consiglio di amministrazione. Ad affiancare Reggio per il prossimo triennio saranno infatti Katia Marai, vicepresidente, Luciana Paganini, Giulio Piffer, Disma Pizzini, Pietro Scarpa e Iva Vedovelli.

Progetto 92 è una delle maggiori cooperative sociali della provincia di Trento ed è presente sul territorio da quasi trent’anni, con 143 soci e 227 dipendenti. Opera in stretta collaborazione con gli enti pubblici, i servizi del territorio, le organizzazioni del terzo settore, la comunità locale. Lavora soprattutto in favore di bambini, ragazzi, giovani, ma si impegna a sostenere anche le famiglie e tutte le figure che ricoprono ruoli educativi. Particolare attenzione è rivolta alle situazioni di vulnerabilità e fragilità, ma nel tempo si è sviluppato anche un lavoro più ampio, di carattere preventivo, promozionale, di supporto alla conciliazione, di promozione di sviluppo di comunità.

Servizi, attività e progetti sono molto articolati e distribuiti a Trento, Rovereto e nelle valli (in particolare in quelle di Fiemme, Fassa, Sole). Spaziano dalle comunità educative per adolescenti e per giovani, ai centri socio-educativi territoriali, dall’educativa domiciliare e scolastica alle attività di socializzazione e orientamento al lavoro, dalle proposte animative e per il tempo libero ai progetti di comunità, dalla formazione alla promozione del volontariato.

Nell’ambito dei servizi legati al delicato e attuale tema dell’accompagnamento al lavoro si sono sviluppate poi anche attività produttive e commerciali, soprattutto in ambito agricolo, che oltre a costituire un’opportunità per costruire efficaci percorsi per i giovani seguiti possono contribuire alla sostenibilità economica di Progetto 92.

L’ultimo anno, dall’esplosione della pandemia, è stato particolarmente faticoso e ha messo alla prova organizzazione e operatori. Pur con fatica, ma con creatività, educatrici e educatori hanno saputo trovare soluzioni nuove e reiventare alcuni servizi per garantire continuità di accompagnamento alle tante persone seguite nei diversi servizi (quasi mille nel 2020 solo quelle con un progetto sociale personalizzato). In questo modo l’attività della cooperativa ha subito qualche rallentamento nella prima fase di lockdown, senza mai far venir meno i servizi essenziali, ma è poi ripartita quasi a pieno regime, seppure nello scrupoloso rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza.

L’impegno assunto dal nuovo consiglio di amministrazione è quello di valorizzare la vocazione della cooperativa di essere soggetto attivo e propositivo all’interno della comunità, capace di gestire con competenza attività e servizi, ma pure di partecipare alla costruzione di cambiamento sociale, di strategie di welfare attente ai sempre nuovi bisogni di famiglie e età evolutiva, di essere stimolo costruttivo e innovativo nei confronti del territorio e degli amministratori pubblici.