Trentino, al via il progetto "Prima classe"
Investire sui giovani e sul territorio mettendo a disposizione laboratori educativi e formativi gratuiti agli istituti comprensivi regionali. I progetti saranno curati dalle cooperative sociali e da altri enti accreditati grazie all’investimento per una scuola come bene comune di una rete di enti e imprese cooperative. L’iniziativa si chiama “Prima classe”, progetto nato lo scorso anni e che torna adesso in una nuova edizione che amplia il suo perimetro d’azione destinando i box educativi a interi gruppi classe, grazie all’investimento di un gruppo esteso di enti e imprese cooperative: Casse Rurali trentine, Cooperfidi, Itas Mutua, il gruppo eco-solidale cooperativo etika (Cooperazione Trentina, Sait, Casse Rurali trentine, Consolida e la Rete) insieme a Dolomiti Energia e infine il contributo della Cassa Rurale Vallagarina. Un insieme di soggetti che non avrebbe l’educazione come mission, ma che sente forte la responsabilità di investire sui giovani e sul Trentino come comunità educante.
«L’emergenza Covid ha dimostrato, ai ragazzi ma anche alle famiglie, che la scuola è il social network più potente. I ragazzi l’hanno reclamata in modo corale proprio nella sua assenza, dimostrando che essa è lo spazio di socialità, di aggregazione e di incontro fra le diversità di cui non si può fare a meno – ha detto Francesca Gennai, vicepresidente di Consolida –. Allo stesso tempo la pandemia ha anche confermato che l’accesso alle opportunità culturali ed educative, dallo sport alla musica, dall’arte al gioco, è fondamentale per la crescita e per il futuro economico e sociale dei bambini e dei ragazzi; è il modo per contrastare le diseguaglianze e costruire una cittadinanza partecipe e inclusiva».
«Le indicazioni degli esperti e le stesse politiche internazionali ed europee – ha commentato Mirko Bisesti, assessore provinciale all’Istruzione e alla Cultura – incentivano la costruzione di una scuola aperta al territorio, che collabora con il Terzo Settore e con gli altri attori del territorio e riconosce l’importanza sia delle competenze cognitive che delle soft skills. Con questo progetto insieme alla Cooperazione e ai cittadini possiamo rendere queste idee già diffuse sul nostro territorio un’azione di sistema e, operando in una logica di continuità incrementale, fare del Trentino un territorio educante».
«Sait è intervenuto in questo progetto fin da principio, mettendoci la testa e il cuore, spinto dal desiderio di trasmettere ai ragazzi il senso del noi in questa società dove tutto è improntato sull’io – ha spiegato Paola Dal Sasso, componente del Comitato esecutivo di Sait e vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione per il settore consumo –. Quando nel 2020 abbiamo sostenuto la nascita di ‘Prima classe’ come azione per contrastare la pandemia, ma anche per garantire il futuro alle nuove generazioni, avevamo auspicato che altre imprese si unissero a noi; oggi registriamo con grande soddisfazione che questo auspicio si è avverato e che abbiamo aperto la via per un’educazione come responsabilità collettiva».
«Tante volte abbiamo sentito dire che un evento traumatico come la pandemia non andava sprecato, ma reso occasione per trasformare le nostre comunità in una direzione più equa e solidale e un luogo dove bambini e ragazzi hanno reali e uguali opportunità di futuro – ha aggiunto Alessandro Ceschi, direttore generale di Cooperazione Trentina –. Con “Prima classe” la cooperazione, con le diverse organizzazioni che la compongono, si è assunta questa responsabilità riconoscendo e unendo risorse e competenze che il sistema ha al proprio interno e collaborando con le istituzioni, rendendo così più efficace ed estesa la propria azione. Da questo proficuo lavoro congiunto si è rinforzata la collaborazione, che va tenuta come buona pratica di metodo da replicare anche in altre situazioni e in risposta ad altre fragilità».
I box educativi
“Prima classe” mette a disposizione di tutti i 52 Istituti Comprensivi un catalogo di attività distinte in due tipologie: box esperienze e box laboratori, curati da 13 enti accreditati. I primi sono viaggi di scoperta delle risorse del proprio territorio: luoghi storici e d’arte, natura e paesaggi, ma anche volontariato, cittadinanza attiva e professioni. I secondi sono opportunità formative ed educative che accrescono competenze cognitive e soft skills. E così ad esempio riparando una bicicletta si impara la matematica o facendo scatole di cartone si sperimenta l’arte; coltivando piante si imparano le scienze e adattando i vestiti si scoprono il riuso e il riciclo, ma nel contempo si allenano competenze trasversali come il problem solving, la collaborazione, la progettazione, l’esercizio del giudizio critico.
L’educazione all’inclusione se da un lato è un approccio trasversale che caratterizza tutte le proposte, dall’altro è anche l’obiettivo specifico di alcuni laboratori, come quelli in cui gli studenti potranno sperimentare la lingua dei segni, il codice braille e utilizzare strumenti come gli In-Book. In altri saranno persone con disabilità ad essere maestri d’arte, ad esempio di serigrafia.
Ogni Istituto Comprensivo potrà scegliere all’interno del catalogo di “Prima classe” due box, uno per tipologia, e prenotarli dal 9 al 17 dicembre attraverso l’apposito form sul sito www.primaclasse.tn.it.