Modena: una sede unica per le cooperative mediche Mdf e Memo3
Una sede unica per Mdf e MeMo3, due delle cinque cooperative modenesi di medici di medicina generale nate oltre vent’anni fa e aderenti a Confcooperative Terre d’Emilia. I locali, inaugurati nei giorni scorsi, si trovano in via Nobili 91 a Modena. I precedenti ambulatori erano in via Rainusso (Mdf) e via S. Giovanni Bosco (MeMo3).
Durante l'inaugurazione è stata scoperta una targa dedicata ad Aldo Piancone, già presidente di Mdf, scomparso prematuramente qualche anno fa e precursore della nascita delle cooperative mediche a Modena.
«Le nostre cooperative di medici di famiglia, che hanno complessivamente ottanta soci e una trentina di dipendenti, iniziano un percorso comune nel segno della sostenibilità – dichiarano i due presidenti Silvia Riccomi (Mdf) ed Emanuele Carnevale (MeMo3) – Nel prossimo futuro condivideranno progetti sanitari, a vantaggio dei cittadini modenesi».
Presto le due cooperative si doteranno anche di tecnologie comuni, ma in futuro potrebbero arrivare alla fusione.
Le esperienze di cooperative di medici sono particolarmente diffuse in provincia di Modena e sono diventate lo strumento privilegiato per unire le forze, offrire servizi aggiuntivi alla normale attività e rispondere così ai tanti bisogni di salute dei cittadini. Si tratta di servizi di supporto amministrativo, attività infermieristiche, servizi di continuità assistenziale come quelli gestiti in questi anni, che hanno registrato oltre 8mila accessi annui nei prefestivi e festivi.
Un servizio fondamentale che ora va rivisto alla luce dell’apertura dei Cau, voluti dalla Regione per la gestione dell'assistenza all'urgenza non grave, pur essendo presente a Modena una realtà ultraventennale di contenuto molto simile.
Con la nuova sede unica, Mdf e MeMo3 aprono una fase nuova il cui l’obiettivo è migliorare l'attività dei medici di medicina generale soci, a beneficio dei pazienti.
Ciò attraverso ulteriori investimenti nella medicina di gruppo per la gestione comune dei pazienti cardiopatici e diabetici, tecnologia strumentale per diagnosi sempre più accurate, informatica medica, formazione continua per i soci nell’ambito delle cure palliative e comunicazione efficace.
«L’apertura della sede comune, in cui mettere impegno e condivisione, è il primo passo. Le nostre cooperative – concludono Silvia Riccomi (Mdf) ed Emanuele Carnevale (MeMo3) - vogliono mantenere alto il livello dei servizi erogati ai soci, ai cittadini e alle istituzioni sanitarie».