Modena, ecco linea di abbigliamento della cooperativa di comunità Ortika
Sono interamente realizzati a mano e in fibra di ortica i capi della prima collezione di abbigliamento firmata Ortika. Si tratta della cooperativa di comunità (aderente a Confcooperative Modena) nata il 28 maggio 2019 a Fanano per coltivare piantine di ortica, realizzare abiti in fibra di ortica, trasformare gli scarti in tisane e integratori per mangimi zootecnici. La linea è stata presentata il 26 giugno all’Agriturismo del Cimone La Palazza (altra cooperativa aderente a Confcooperative Modena) a Fanano.
«Presentiamo una collezione continuativa, cioè pantaloni, short, gilet e camicie uomo-donna che possono restare a lungo nei nostri armadi. La nostra filosofia, infatti, è il contrario dell’usa e getta – spiega la presidente di Ortika Luisa Ciocci – I nostri capi, cuciti a mano da una sarta locale (Valentina Mazzamurro, di Pievepelago) sui cartamodelli della stilista Maria Chiara Teneggi, non seguono uno stile modaiolo, pur essendo di tendenza. Sappiamo che la pandemia ha fortemente danneggiato il settore della moda, ma crediamo ci siano consumatori disposti a spendere di più per avere prodotti di qualità che durano nel tempo ed esprimono un territorio».
Quella di ortica è una fibra naturale “dimenticata” dall’industria tessile, ma molto apprezzata nella tradizione contadina per le grandi capacità di resistenza e le proprietà benefiche legate al contatto con la pelle, una volta neutralizzata la sua componente irritante.
«Chi vuole può restituirci i capi usati: provvederemo a dare loro nuova vita e a chi li restituisce faremo uno sconto sul nuovo acquisto», aggiunge Ciocci.
I capi sono già acquistabili presso due negozi di abbigliamento di Sestola (Roberto Tintorri) e Marano sul Panaro (“Lettere e letture”); presto saranno scelti altri due punti vendita e si pensa di aprire un temporary store a Fanano. In ogni caso è già attivo l’e-commerce (www.ortika.online).
Nella filosofia di ritorno alla natura che ispira i soci della cooperativa c’è anche il riutilizzo di ciò che non va nei tessuti: dall’ortica, abbinata a bacche e fiori di montagna miscelati manualmente per mantenere tutti i principi attivi, nasce una bevanda adatta anche al consumo freddo estivo.
«In natura non c’è spreco, ma armonia. Ortika – conclude la presidente Luisa Ciocci - vuole essere un seme, un piccolo esempio di come le cose si possano fare diversamente».