Modena: cooperative sociali, pandemia ed energia non frenano l’occupazione
Nell’ultimo triennio la cooperazione sociale modenese è riuscita a creare nuovi posti di lavoro, nonostante la pandemia abbia impattato sui fatturati delle cooperative.
Lo certifica una ricerca realizzata per Confcooperative Modena dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna.
«Si conferma l’identità cooperativa, che antepone gli interessi dei soci e lavoratori ai risultati economici - dichiara Ireneo Maruccia, coordinatore di Federsolidarietà, l’organismo che rappresenta le cooperative sociali aderenti a Confcooperative Modena – Da notare che i nostri bilanci devono sostenere l’aumento dei costi energetici: quest’anno alle cooperative sociali modenesi il gas costa il 161% in più rispetto al 2021, mentre l’energia elettrica è rincarata del 170%».
Tra il 2019 e 2021 le 46 cooperative sociali aderenti a Confcooperative Modena hanno aumentato gli addetti di 210 unità. Ora gli occupati sono complessivamente quasi 3.500 e rappresentano poco più della metà degli occupati di tutte le 122 coop sociali modenesi, che danno lavoro a 6.900 persone.
Negli ultimi dieci anni la cooperazione sociale targata Confcooperative ha aumentato l’occupazione del 51%, equivalente a quasi 1.200 addetti in più. In Emilia-Romagna ha fatto meglio solo Ferrara (+64%) e Modena è cresciuta più della media nazionale (+46%).
Il 69% degli occupati è donna, mentre il 72% è assunto a tempo indeterminato. Il 35% ha meno di 35 anni, è over 50 solo un quarto degli addetti. I lavoratori svantaggiati sono 549.
Il 36% degli occupati è laureato, il 39% diplomato. Tra le figure professionali prevalgono nettamente gli educatori (1.350) e operatori socio-sanitari (570).
Per quanto riguarda la retribuzione media annua lorda, nelle cooperative sociali aderenti a Confcooperative Modena il massimo (32.532 euro) è 2,5 volte il minimo (12.975 euro).
Quanto al giro d’affari, con 176 milioni di euro le coop sociali di Confcooperative contribuiscono per il 63% al fatturato complessivo della cooperazione sociale modenese. Il fatturato medio annuo per cooperativa è di 3,4 milioni di euro, secondo in regione solo a quello delle coop sociali di Ravenna.
Il volume d’affari perso nel 2020 (-5% rispetto al 2019) è stato recuperato l’anno scorso, quando è cresciuto del 16,4%.
L’80% delle entrate delle cooperative sociali arriva dalla pubblica amministrazione.
«I numeri dicono che la cooperazione sociale, soprattutto nella nostra regione, ha tutto ciò che serve per affrontare le sfide del futuro – afferma il direttore di Unioncamere Emilia-Romagna Guido Caselli – I cooperatori sociali hanno competenze e idee per accompagnare una popolazione sempre più vecchia verso la transizione digitale ed ecologica»