Territorio

Inclusione, a Reggio Emilia il progetto "In gioco con arte"

E’ un potente messaggio di pace e di inclusione quello si accingono a lanciare, dalla Sala del Tricolore, i 42 ragazzi coinvolti nel progetto “In gioco con Arte”.

Mercoledì 28 settembre, infatti, in un luogo che è simbolo di unità nazionale, partirà l’ultima fase di un’iniziativa che porterà due grandi aree del capoluogo a vestirsi di mille colori grazie ai numeri civici che i giovani (dagli 11 ai 17 anni) hanno realizzato in originali ceramiche caratterizzate proprio dai colori e dalle forme (elaborate, mischiate, sovrapposte) che connotano le bandiere dei 22 Paesi di provenienza dei loro genitori e che saranno affisse su tutte le abitazioni dei quartieri Foscato e Polveriera (Mirabello/Rosta Nuova)

Realizzato in partnership dalle coop sociali Progetto Crescere (capofila), Pangea, Madre Teresa e da K.Lab in collaborazione con gli assessorati alla Cultura e al Welfare del Comune di Reggio Emilia, l’Università di Modena e Reggio Emilia, Acer, Polveriera, Mestieri e Consorzio Oscar Romero, “In gioco con Arte” è un progetto di inclusione sociale che, come si è detto, ha coinvolto 42 ragazzi e le loro famiglie in un ampio percorso alla scoperta di sé e dei contesti in cui vivono, cui ora viene offerto l’esito originale delle relazioni, delle emozioni e dei laboratori artistici che hanno segnato il lungo lavoro iniziato nell’ottobre 2021.

“In gioco con Arte” è sato finanziato dal Dipartimento per le politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del bando Educare Insieme, finalizzato al contrasto alla povertà educativa e al sostegno delle opportunità culturali ed educative.

Le parole chiave del progetto – spiega Patrizia Fantuzzi, presidente della coop sociale Progetto Crescere – sono state il protagonismo dei ragazzi, la cura e la crescita delle relazioni tra di loro, tra le famiglie e con le comunità di quartiere e, ancora, lo sviluppo di quella creatività artistica che ha consentito l’inclusione di giovani portatori di alcuni svantaggi e fragilità”.

“A maggior ragione – prosegue Patrizia Fantuzzi – si sono rivelati essenziali anche alcuni laboratori di orientamento che hanno consentito ai ragazzi di acquisire una migliore consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, di interessi e talenti, anche grazie alle tante collaborazioni al progetto che hanno determinato straordinari intrecci tra diverse competenze (educatori, specialisti di disturbi del neurosviluppo e nel campo dei bisogni educativi speciali, creativi, artisti). 

Guidati dall’artista Fosco Grisendi, i ragazzi hanno preso ispirazione dalle bandiere dei 22 diversi Paesi di provenienza delle loro famiglie, hanno lavorato su forme e colori per dare vita a nuove forme e bandiere, divenute così simbolo di una nuova identità: “quella che tutte le racchiude – sottolinea Annalisa Rabitti, assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia – in un abbraccio tra persone all’insegna dell’arte e di una cultura universale del dialogo e della cura della persona che non conosce distinzioni e barriere”.

“Ho avuto il privilegio – afferma l’artista Fosco Grisendi – di lavorare con ragazze e ragazzi che hanno saputo esplorare ed esplorarsi e riconoscere anche le loro fragilità, trasformandole, attraverso l’arte, in creazioni potenti che certamente porteranno messaggi di pace e di stimolo alla vita comunitaria in tutte le case dei due quartieri cittadini interessati”.

“Un’azione – sottolinea l’assessore a Casa e Partecipazione del Comune di Reggio Emilia, Lanfranco De Franco – che si inserisce bene nelle politiche finalizzate proprio ad una qualificazione delle diverse aree cittadine non solo sul piano urbanistico e dei servizi, ma soprattutto rafforzando la partecipazione, il senso di appartenenza ad una comunità e il coinvolgimento dei cittadini in progetti di interesse collettivo”.

“Il diretto coinvolgimento dei giovani – aggiunge l’assessore al Welfare del Comune di Reggio Emilia, Daniele Marchi – ha consentito di renderli protagonisti – e non semplici destinatari – di un progetto che ha stimolato una partecipazione attiva alla comunità, di cogliere diversi interessi e visioni e di vivere i luoghi dei quartieri come spazi di aggregazione aperti e dinamici”.

In Sala del Tricolore, mercoledì 28 settembre alle ore 15,00, saranno gli assessori Rabitti, De Franco e Marchi a premiare i ragazzi che hanno partecipato al progetto e a dialogare con i loro familiari. All’evento saranno presenti, inoltre, i partners del progetto “In gioco con Arte”.