Imola e Bologna: l'Alleanza delle cooperative firma il Patto metropolitano
Contribuire alla crescita sostenibile della comunità, mettendo in campo progetti con obiettivi concreti. Questo l’impegno preso dalla cooperazione bolognese che ha firmato, con l’Alleanza delle Cooperative di Bologna e Imola, il “Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile”, condiviso con le istituzioni e le associazioni economiche e sociali del territorio.
«Il documento è frutto di un percorso di co-progettazione molto impegnativo, che costituisce un metodo che vorremmo fosse mantenuto nel tempo e nello sviluppo concreto di ogni progetto – dichiarano Luca dal Pozzo e Rita Ghedini, presidenti rispettivamente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Imola e di Bologna –. Per l’attuazione concreta del Recovery Plan sarà centrale non solo la collaborazione inter-istituzionale tra Europa e governo nazionale, ma anche la partecipazione e il protagonismo attivo dei territori. Riteniamo fondamentale, in taI senso, anche la piena integrazione tra Patto metropolitano e Patto regionale per il lavoro e il clima. I progetti che abbiamo condiviso, e che sono divenuti patrimonio collettivo nei tre cluster di riferimento, tengono assieme breve e lungo periodo, emergenza pandemica e obiettivi dell’Agenda ONU 2030, in coerenza con le linee del Recovery Plan - Next Generation Ue».
In particolare, gli obiettivi e i progetti individuati dalla cooperazione riguardano la valorizzazione di tutta filiera agroalimentare, diminuendo sprechi e efficientando i processi energetici; la costruzione di un welfare abitativo e di prossimità, capace di rispondere alle nuove esigenze di persone non autosufficienti e di conciliazione vita-lavoro delle famiglie; lo sviluppo del turismo sostenibile e inclusivo capace di dare valore alle produzioni culturali e alle aree più periferiche; il sostegno ai progetti di mobilità urbana integrata e intermodale attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali; il rafforzamento dell’offerta educativa e formativa rivolta alle giovani generazioni attraverso il “Patto educativo di comunità”.