Delta del Po: gli effetti del contenimento del granchio blu e le richieste dei produttori di vongole per superare la crisi
Le politiche di contenimento del granchio blu adottate nelle marinerie di Goro e Scardovari stanno iniziando a produrre risultati concreti, con una ripresa significativa della raccolta delle vongole. A confermarlo è il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha dedicato una due giorni per un confronto con i produtturi di vongole veraci del Delta del Po, in profonda crisi a causa del granchio blu . Il ministro ha ricordato come il Governo abbia stanziato 50 milioni di euro per la protezione e la semina delle vongole, oltre a 10 milioni destinati al lavoro del Commissario Enrico Caterino, al quale ha rivolto un ringraziamento per l’attività svolta. Il Ministro ha ribadito che il Masaf resta al fianco dei pescatori e degli acquacoltori che contribuiscono a mantenere vivo il territorio del Delta del Po.
Tappe di questo icontro con i produttori del territrio sono state Goro e Scardovari. Presso il municipio di Goro, si è svolto un incontro dedicato al futuro del comparto ittico, con la partecipazione del Ministro Lollobrigida, del Sindaco Maria Bugnoli, del Commissario straordinario Caterino, del Senatore Alberto Balboni, dei consiglieri regionali Paolo Calvano e Fausto Gianella, del Presidente della Provincia di Ferrara Daniele Garuti e del vicesindaco di Ferrara Alessandro Balboni. All’incontro era presente anche il nuovo presidente di Confcooperative Romagna-Estense, Roberto Savini, che ha sottolineato come la crisi dovuta alla diffusione del granchio blu continui a rappresentare una sfida complessa per il territorio. Savini ha ricordato che nella regione sono state presentate 954 domande di indennizzo, per un fabbisogno totale stimato in circa 80 milioni di euro, evidenziando il rischio che le risorse nazionali stanziate possano non essere sufficienti a coprire tutte le richieste. Ha quindi chiesto al Governo e alla Regione la garanzia di una copertura finanziaria totale e tempi certi per la liquidazione degli aiuti, anche per non vanificare le spese sostenute dalle imprese per la preparazione delle pratiche e delle perizie.
Savini ha inoltre posto l’accento sulla gestione delle risorse europee, presentando una richiesta formale affinché i fondi PN FEAMPA 2021-2027 non utilizzati non vengano disimpegnati e destinati altrove. La proposta è di mantenerli a disposizione del territorio e di impiegarli per un bando rapido dedicato alla semina e al ripopolamento della vongola verace, considerata una misura efficace e immediatamente attivabile per sostenere economicamente le marinerie locali.
Parallelamente, dal territorio Veneto, dove il ministro era stato in visitaa a Scardovari presso il Consorzio cooperative pescatori del Polesine, arrivano segnali di ottimismo. Per Paolo Mancin, presindete del consorzio di Scardovari, "La visita del Ministro Lollobrigida rappresenta un segnale importante e che le aspettative dei pescatori indicano un possibile raddoppio del raccolto di vongole per il prossimo anno. Mancin ha ricordato come, nell’agosto 2023, la comunità dei pescatori si sentisse smarrita di fronte all’avanzata del granchio blu, temendo che potesse annientare l’intero comparto. Oggi, invece, grazie alle misure di contenimento e alla valorizzazione economica della specie, i pescatori iniziano a vedere risultati concreti. Pur riconoscendo che non tutto è tornato come prima, Mancin ha sottolineato che passo dopo passo il settore sta riprendendo slancio, con benefici evidenti per pescatori e territorio".