Caseificio di Gavasseto, 100 anni di storia e tradizione
Un'intera comunità si è stretta attorno ai 14 soci al Caseificio di Gavasseto per festeggiare il suo primo secolo di vita. Una realtà nata – come è stato ricordato da tutti gli intervenuti – da un sogno di autodeterminazione e sviluppo economico, dal coraggio di sfidare il regime fascista e quei casari privati che, all’epoca, chiusero per tre giorni gli stabilimenti per ricattare i produttori agricoli sul prezzo del latte. Una lunga storia di successo, segnata però, in origine, dalla brutale uccisione di uno dei promotori, il giovane Antonio Denti (32 anni, padre di famiglia), colpito dalla mano fascista con quattro colpi di pistola la sera del 9 novembre 1922. Denti non vide mai la nascita della cooperativa casearia, nata ufficialmente un anno e mezzo dopo, ma fu anche e soprattutto nel suo nome che 22 produttori agricoli diedero vita, l’11 aprile 1924, a quella Società Anonima Cooperativa Caseificio del centro di Gavasseto che, oggi, rappresenta una delle più importanti realtà del settore, con oltre 100.000 quintali di latte trasformato in Parmigiano reggiano, 14 soci e 12 dipendenti. Il nome di Denti, a partire da quello del presidente del Caseificio di Gavasseto, Mauro Rossi, è risuonato molte volte nel corso della celebrazione, così come le parole “coraggio”, “rischio”, “caparbietà” e, soprattutto, “cooperazione”. Una vera e propria chiave di volta – è stato ricordato – per svincolare i produttori agricoli dalle dipendenze di quanti, nei primi decenni del secolo scorso, svilivano il prezzo del latte, deprimendo i sacrifici e il lavoro degli allevatori, ma anche il principio che in un secolo ha ispirato i soci, guidandoli a continui investimenti per sostenere quello sviluppo sulla qualità del prodotto che ha portato il Caseificio di Gavasseto ad essere considerata struttura d’eccellenza all’interno del sistema del Parmigiano Reggiano e fra le più rilevanti realtà aderenti a Confcooperative Terre d’Emilia in campo lattiero-caseario. Parole di plauso, di stima e di incoraggiamento sono giunte dal Sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, dall’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi, dal presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli e dal presidente della sezione reggiana del Consorzio, Giorgio Catellani e il presidente nazionale di Fedagripesca Confcooperative e di Confcooperative Terre d’Emilia, Carlo Piccinini.