Caro energia, vitivinicolo a rischio
Sono a rischio collasso i produttori vitivinicoli toscani, duramente colpiti non solo dall’aumento dei costi di produzione, ma anche dai rincari dell’energia.
«Coi rincari dell’energia ci aspettiamo un duro colpo e non tutti possono reggere, soprattutto i piccoli viticoltori» è l’allarme lanciato dal Ritano Baragli, presidente della Cantina sociale Colli fiorentini e vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana. «Parliamo di un incremento minimo del 20 o del 30% sul costo di una bottiglia media. Se una bottiglia costava 5 euro, coi rincari va sul mercato con una maggiorazione di 50 centesimi o 1 euro».
«Abbiamo difficoltà a riversare gli aumenti dei costi sui consumatori, al momento stiamo cercando di far fronte alle difficoltà intervenendo sui costi interni – aggiunge Baragli –. Chi si occupa di produzioni biologiche, poi, sta avendo problemi maggiori perché a fronte di investimenti importanti ha dovuto sostenere costi maggiori senza avere la certezza che il consumatore sia disposto a riconoscere un valore più alto».
«La natura della cooperazione, con la capacità di fare rete e il suo radicamento sul territorio sta aiutando i produttori ad affrontare questo periodo di difficoltà» conclude Baragli.