Territorio

Cantieri di Cooperazione: il futuro della cooperazione in Puglia tra sfide e opportunità

Promuovere e organizzare la cooperazione sul territorio pugliese, rendendola più moderna, inclusiva e capace di affrontare le trasformazioni economiche e sociali in atto: è questo il cuore di “Cantieri di Cooperazione”, il Programma organico di promozione e organizzazione della cooperazione realizzato da Confcooperative Puglia, soggetto capofila, insieme ad AGCI, e finanziato dalla Legge Regionale 23/1988. Un percorso strutturato che ha messo al centro il confronto tra mondi diversi – dalle Centrali Cooperative al sistema della conoscenza, dagli ordini professionali alle istituzioni – attraverso due tavoli di lavoro dedicati agli adeguamenti normativi e ai modelli cooperativi innovativi, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa sul futuro della cooperazione in Puglia.

Il punto di partenza è stato lo stato di salute del settore. I dati presentati da Luigi Triggiani, Segretario Generale di Unioncamere Puglia, restituiscono l’immagine di una cooperazione che continua a rappresentare un pilastro dell’economia regionale, con oltre 9.000 imprese, circa 80.000 occupati e un fatturato complessivo che raggiunge i 4 miliardi di euro. Numeri importanti, che però convivono con segnali di criticità non trascurabili: negli ultimi cinque anni il numero delle cooperative si è ridotto di circa il 30%, un andamento che ricalca una tendenza nazionale. A questo si aggiunge una presenza ancora limitata nei settori ad alta intensità di conoscenza, come le start-up innovative e le spin off universitarie, ambiti nei quali prevalgono altre forme societarie. Un quadro che rischia di alimentare la percezione della cooperazione come modello poco innovativo, nonostante le sue potenzialità restino fortemente attuali.

Proprio da qui nasce la necessità di un aggiornamento profondo del quadro normativo regionale. Nel corso dei lavori è emersa con forza l’urgenza di superare l’impianto della Legge Regionale 23/1988, oggi considerata non più adeguata a sostenere le sfide contemporanee. In questo contesto si inserisce il Disegno di Legge presentato da Lucia Parchitelli, Presidente della Consulta Regionale della Cooperazione e firmataria del testo, che introduce nuove misure di sostegno al settore: incentivi agli investimenti, politiche attive per l’orientamento e la formazione, agevolazioni per l’accesso al credito e, soprattutto, l’istituzione di Hub di promozione e sviluppo cooperativo, pensati per accompagnare la nascita di nuove cooperative e sostenerne la crescita, l’innovazione e la competitività.

Le proposte operative elaborate dal Tavolo sugli Adeguamenti Normativi, illustrate da Giovanni Tricarico, Direttore di Confcooperative Puglia, hanno messo in luce alcune carenze strutturali, a partire dall’assenza di un Centro Studi sulla Cooperazione in Puglia. Tra le indicazioni avanzate figurano la creazione di società cooperative semplificate per le start-up innovative, l’introduzione di incentivi fiscali dedicati alle cooperative giovanili e femminili e la semplificazione delle procedure previste sia dalla normativa regionale sia dalla legge sulle cooperative sociali. Un insieme di interventi che punta a rendere il modello cooperativo più accessibile, dinamico e coerente con i nuovi bisogni dell’economia regionale, favorendo al tempo stesso un dialogo stabile con le istituzioni per politiche di sviluppo più efficaci.

Il lavoro dei Cantieri di Cooperazione ha così prodotto un patrimonio condiviso di idee e soluzioni concrete, indicando una direzione chiara: rilanciare la cooperazione come leva strategica di sviluppo economico e sociale in Puglia, puntando sulla nascita di nuove imprese cooperative, in particolare innovative, giovanili e femminili, e sulla digitalizzazione del modello. A conclusione dei lavori, Giorgio Mercuri, Presidente di Confcooperative Puglia, ha richiamato il ruolo centrale delle istituzioni nel promuovere e favorire l’incremento della cooperazione, in virtù della sua funzione sociale riconosciuta dall’articolo 45 della Costituzione. Un impegno che diventa ancora più rilevante alla luce delle raccomandazioni dell’Unione Europea e del Piano Nazionale d’Azione per l’Economia Sociale, che invita gli Stati membri a creare le migliori condizioni per la nascita, lo sviluppo e il potenziamento delle imprese cooperative. Il percorso avviato con “Cantieri di Cooperazione” rappresenta così un primo contributo concreto per declinare a livello regionale le strategie nazionali ed europee e rafforzare un settore che continua a dimostrarsi un pilastro fondamentale per la crescita economica e sociale della Puglia.