Agenda 2030, il piano di Emil Banca
Integrare la valutazione dei fattori di sostenibilità di imprese e partite Iva nel processo di decisione del credito e offrire alle aziende la possibilità di ottenere un rating Esg che ne certifichi la solidità dal punto di vista delle performance ambientali, sociali e di governance.
Sono alcuni degli 87 obiettivi che Emil Banca ha messo nero su bianco nel suo primo piano di sostenibilità triennale, approvato dal consiglio d’amministrazione, ai quali si aggiungono: promuovere la transizione ecologica di famiglie e mondo produttivo, indirizzare investimenti verso la finanza etica, garantire risorse, formazione e consulenza al terzo settore, definire politiche del personale che non pongano ostacoli alla parità di genere, gestire i propri impatti ambientali, diretti e indiretti, a partire dalla mobilità ed efficientamento energetico delle sedi.
Il documento verrà integrato nel piano strategico della banca, inserendo così i temi dell’Agenda Onu 2030 in ogni aspetto organizzativo e di governance di una delle banche di credito cooperativo più grandi d’Italia, presente in tutta l’Emilia (Modena compresa) e nel Mantovano.
Non si tratta di semplici propositi, ma di veri e propri obiettivi misurabili e valutabili nel tempo attraverso parametri coerenti che determinino le scelte di amministratori, dirigenti, manager e collaboratori. Gli 87 obiettivi sono contenuti nei 27 impegni che Emil Banca si è assunta in relazione a nove aree tematiche in cui si declinano le tre dimensioni della sostenibilità (economica, ambientale e sociale): crediti, famiglie, imprese, agricoltura, terzo settore, start up, soggetti con necessità di inclusione finanziaria, personale della banca, impatti ambientali diretti.
Per ogni area tematica è stata analizzata la situazione attuale, sono stati assunti impegni precisi e fissati gli obiettivi da attuare in una tempistica definita.
Le famiglie, per esempio, che sono l’85% dei circa 180 mila clienti Emil Banca, hanno già oggi il 35% dei loro investimenti in fondi impegnati nella finanza socialmente responsabile. La banca si impegna a promuovere la destinazione del risparmio dei clienti in strumenti di investimento con caratteristiche Esg, con gli obiettivi di potenziare il catalogo prodotti e realizzare, a partire già dal 2022, iniziative di informazione e sensibilizzazione su questi temi. Dall’anno scorso già 26 consulenti privati hanno acquisito, con un percorso formativo con esame, la certificazione Esg Advisor.
Emil Banca conta quasi 13 mila imprese clienti, in larghissima parte di piccola e media dimensione, con quasi 2 miliardi di euro di crediti a fine 2021. Il Pnrr e la crescente attenzione anche normativa verso questo settore spingono le pmi a ripensare al proprio modo di fare impresa e come valutare le proprie performance.
In questo senso, l’impegno di Emil Banca è consolidarsi come punto di riferimento per le imprese del territorio, accompagnandole e supportandole in un processo di trasformazione e sviluppo nella prospettiva indicata dall’Agenda 2030. Con l’obiettivo, tra gli altri, di definire entro il 2023 il posizionamento di un’impresa rispetto alle tematiche di sostenibilità, tenendone conto nelle diverse fasi di sviluppo del rapporto.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale Emil Banca, che già oggi acquista solo energia elettrica certificata da fonti rinnovabili, si impegna a ridurre le emissioni di gas serra derivanti dalla propria attività aziendale. Con l’obiettivo, entro il 2024, di riqualificare le sedi più energivore e formalizzare, fin da subito, una policy che espliciti i criteri di sostenibilità ambientale da adottare in caso di apertura di nuove sedi.
Nei prossimi mesi, per dare seguito a questo obiettivo aprirà la prima filiale di Emil Banca a saldo energetico positivo.