Vino: Alleanza Cooperative, bene intervento Centinaio, distinguere l'uso dall'abuso
"Siamo alla vigilia di un voto importante che può decidere le sorti di un intero comparto produttivo. Bene ha fatto il Sottosegretario Centinaio a ribadire le perplessità, condivise dall'intera filiera vitivinicola nazionale, rispetto alla equiparazione tra uso e abuso di vino contenuta nel documento per la lotta al cancro realizzato dalla Commissione speciale per la lotta al cancro del Parlamento europeo (Commissione BECA)".
Lo dice il coordinatore del settore Vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari Luca Rigotti in riferimento al voto atteso il prossimo 15 febbraio in plenaria al parlamento UE sul Piano Europeo di Lotta al cancro.
Il presidente Rigotti ha più volte posto l'accento, nella sua veste di Presidente del Gruppo vino Copa-Cogeca (l'organizzazione di rappresentanza degli agricoltori e delle cooperative agricole europee) sulla "sostanziale mancanza di equilibrio della Commissione Europea che non ha operato alcun distinguo tra l'abuso e il consumo moderato e consapevole di vino come alimento, per lo più consumato ai pasti e parte integrante tra l'altro della Dieta Mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell'Unesco".
Pur condividendo pienamente gli obiettivi della Commissione Europea in materia di salute e di prevenzione del cancro, secondo Rigotti il vino è da considerarsi “molto più di una semplice bevanda alcolica: è indissolubilmente legato alla cultura, allo stile di vita e alle tradizioni di tutta Europa; è la prima voce dell’export agroalimentare UE verso i paesi terzi, svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’occupazione e della sostenibilità economica, sociale e ambientale di intere aree rurali”.