Siccità: le alghe soffocano le lagune e il Delta del Po. Vongole, cozze e pesci a rischio
Il caldo anomalo e la prolungata siccità favoriscono l’invasione di alghe che stanno soffocando le Lagune toscane, sarde, il Delta del Po e gli ambienti umidi in generale, mettendo a rischio gli allevamenti di vongole, cozze e la sopravvivenza di diverse specie ittiche. Gravi i danni per i pescatori. A lanciare l’allarme è l’Alleanza delle Cooperative Pesca che ha chiesto al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e al Sottosegretario di Stato con delega alla pesca, Francesco Battistoni, l’attivazione “di un tavolo di crisi o una cabina di monitoraggio per individuare con celerità lo stato di salute di questi ambienti ed attivare tutti quegli interventi tecnici necessari per scongiurare la morte delle specie interessate ma anche per programmare azioni future mirate ad una migliore gestione di queste risorse ed evitare il ripetersi di questo tipo di criticità”.
E l’Alleanza segnala le aree da bollino rosso:
Una marea verde di alghe ha invaso la sacca di Goro, mettendo a rischio serissimo la sopravvivenza degli allevamenti di vongole che potrebbero soffocare per mancanza di ossigeno. Una situazione critica che si ritrova anche nelle lagune venete (Laguna di Venezia, Marinetta, Scardovari e Porto Viro).
Stessa drammatica situazione si sta verificando nella Laguna di Orbetello, dove le temperature troppo elevate, la siccità ed i venti contrari che impediscono la risalita delle acque stanno provocando lo stesso concreto pericolo di anossia e dove già si registra la morte dei pesci più piccoli.
Analoga condizione si presenta in alcune lagune sarde nelle quali la forte presenza di alghe che, per loro consistenza aderiscono alle reti ed agli altri strumenti di pesca appesantendoli, impedisce di fatto di pescare.
“La tempestività degli interventi è fondamentale. Ne va del lavoro di imprese e di migliaia di lavoratori convolti oltre che della tutela degli ecosistemi acquatici”, conclude l’Alleanza.