Pnrr, Piccinini: “Bene i target raggiunti, sul nuovo bando agrisolare positive le modifiche sul limite dell’autoconsumo
“Ha ragione il Ministro Lollobrigida, sarebbe stato importante che la riunione del Tavolo nazionale sul PNRR fosse stata convocata non oggi, bensì nella fase di ideazione e stesura del Piano. Ad ogni modo, non possiamo che ritenerci soddisfatti di quanto è emerso oggi in riunione, ovvero che tutti i target, come ha annunciato il Ministro, siano stati tutti raggiunti. Adesso è però fondamentale che gli interventi previsti vengano realizzati e che ci sia soprattutto una velocità di spesa che sostenga le imprese negli investimenti che si avviano a realizzare”. Lo ha dichiarato il Presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini a margine della prima riunione del Tavolo di Partenariato sullo stato di attuazione delle misure del PNRR.
Nel corso del suo intervento il Presidente Piccinini ha espresso apprezzamento per la decisione con cui è stato posto rimedio al limite dell’autoconsumo che ha contraddistinto la prima selezione di progetti in materia di agrisolare. “Oggi non solo l’intensità di aiuto per le imprese è aumentata sino a toccare la soglia dell’80% di contribuzione a fondo perduto, ma soprattutto per quelle che operano nella trasformazione di prodotti agricoli non esiste più il tetto dell’auto consumo, in coerenza con le disposizioni previste dalla normativa europea”. Il Presidente ha valutato positivamente anche “la nuova idea di autoconsumo per chi fa produzione primaria, nella quale il limite è calcolato avendo riguardo a sistemi aggregati o a comunità energetiche di cui le cooperative sono forse l’espressione più autentica”.
Il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari ha quindi sottolineato come sia “fondamentale intervenire anche per le risorse idriche, lì dove si registrano già segnali positivi” e ha ricordato come resti il nodo di reperire ulteriori risorse finanziarie, da un lato per le imprese che hanno candidato progettualità sulla Misura “Sviluppo logistica per il settore agroalimentare, pesca e acquacoltura”, dove si è registrato un overbooking di 277 milioni di euro, dall’altro per i contratti di filiera, che avevano una dotazione finanziaria non sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute: “quest’ultima questione – ha dichiarato il Presidente - non è stata oggetto del tavolo di oggi, ma abbiamo compreso l’intenzione da parte del Ministero di attivarsi per superare la difficoltà finanziaria”.