Libia: Alleanza Cooperative, tutelare chi pesca in acque internazionali rispettando la legge
L’Alleanza delle Cooperative Italiane chiede maggiore sicurezza per i pescherecci che operano in acque internazionali antistanti le coste libiche e incluse nella Zee (Zona Economica Esclusiva), tutelata dalla comunità' internazionale entro le 12 miglia, ma rivendicata da Tripoli fino a 62 miglia. E lo fa all’indomani dell'invernamento della della Marina Militare italiana in difesa delle otto imbarcazioni da pesca italiane, di Mazara del Vallo, minacciate da un tentativo di abbordaggio armato da parte di un'unita delle forze militari del generale Khalifa Haftar a 40 miglia da Bengasi. “Ancora una volta i nostri operatori si sono trovati a correre un rischio e nonostante l’intervento della nostra unità militare sono stati costretti ad allontanarsi dall'area internazionale in cui stavamo pescando, mentre svolgevano una regolare attività. Occorre fare di più a livello diplomatico per tutelare le imprese e i lavoratori”, afferma l’Alleanza. La cooperazione sollecita inoltre lo “sblocco dei fondi per i sequestri dello scorso anno, a cominciare da Antartide e Medinea, le due barche sequestrate con i relativi equipaggi per più di cento giorni e per i quali i ristori promessi non sono ancora arrivati”.