Federazioni, Territorio

Lavoro e Integrazione, l'Onu premia Maramao

Ha ricevuto un riconoscimento dalle Nazioni Unite per il lavoro svolto per l’integrazione dei rifugiati. È la cooperativa agricola sociale Maramao di Cenelli, nata nell’aprile del 2016 da un insieme di soggetti tra cui la Cooperativa Sociale CrescereInsieme di Acqui Terme, alcuni cittadini del territorio e un gruppo di rifugiati utenti dei progetti di accoglienza di CrescereInsieme.

Oltre alla produzione di prodotti biologici, Maramao si impegna nella formazione di chi lavora per la cooperativa, nell’organizzazione di attività volte a diffondere una cultura dell’inclusione e di laboratori con minori e disabili. Dal 2017, inoltre, la cooperativa ha aperto un punto vendita diretto insieme a CrescereInseme, la “Vetrina delle buone prassi, uno spazio per diffondere una cultura della buona accoglienza e per trasmettere l’importanza del lavoro di migranti e richiedenti asilo per il territorio, in particolare quello agricolo.

Da quell’aprile 2016, Maramao ne ha fatta di strada, passando da 11 a 24 ettari di terreno coltivabile, tutti certificati biologici, e ricevendo addirittura un riconoscimento dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. La cooperativa, infatti, è tra le 121 aziende italiane che nel 2019 si sono contraddistinte per aver favorito l’inserimento professionale dei rifugiati e per aver sostenuto il loro processo d’integrazione in Italia e così, d’ora in poi, potrà vantare il logo “Welcome – Working for Refugee Integration”, a dimostrazione del suo prezioso lavoro. Inoltre, l’impegno di questa cooperativa, aderente a Confcooperative Piemonte, non si ferma e tra i progetti futuri vi è l’apertura di una fattoria didattica e, in un secondo momento, di un piccolo agriturismo.

«Il riconoscimento da parte dell’UNHCR per noi è estremamente importante – sottolinea Claudio Amerio, tra i soci fondatori di Maramao e socio volontario –. Rappresenta una sorta di conferma degli obiettivi che ci siamo dati e del lavoro che stiamo facendo per l’integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo. Ricevere questo premio significa che, nonostante le difficoltà di tutti i giorni, quello che facciamo è visto anche da fuori e merita di essere riconosciuto. Inoltre arriva in un momento difficile poiché il 2020 per molte aziende non è stato facile a causa del Covid e questo ci dà ancora più forza, motivazione e coraggio per non mollare e continuare a seguire la strada che abbiamo intrapreso. Significa che, pur con tutte le difficoltà, siamo sulla giusta direzione».

 

*La foto è stata scattata in un periodo precedente alla diffusione del Covid-19