Governo: Maggioni (Confcooperative Habitat), bene Iva al 5% su affitti concordati, sì a modifiche al Superbonus
«Iva per gli affitti al 5% e revisione del Superbonus sono due passaggi degli interventi con cui il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia del Parlamento, su cui manifestiamo il nostro assenso poiché in perfetta sintonia con le nostre proposte». Così il presidente di Confcooperative Habitat, Alessandro Maggioni.
«Il primo passaggio – sottolinea Maggioni – è relativo all’intenzione di allargare la platea dei beni primari che godono dell’IVA ridotta al 5%. Tra questi, lo diciamo da anni rientra per noi senza indugi anche l’affitto a canone convenzionato/concordato. Oggi questi affitti hanno un’IVA al 10%. Un costo secco sia per il conduttore, sia per il proprietario (nel nostro caso la cooperativa). Abbiamo chiesto di portare l’IVA dal 10% al 5% così da ridurre l’imposizione fiscale a conduttori che hanno redditi medi o medio bassi o - in subordine - di consentire la detrazione IVA al proprietario da ribaltare come vantaggio al conduttore in termini di riduzione proporzionale del canone. L’apertura di Meloni ci incoraggia a proseguire su questa strada».
Il secondo passaggio è quello sul Pnrr da intendere non soltanto come un grande piano di spesa pubblica, ma come l’opportunità di compiere una vera svolta culturale: archiviare finalmente la logica dei bonus, per alcuni, utili spesso soprattutto alle campagne elettorali. «Anche in questo caso – conclude Maggioni – siamo totalmente d’accordo. Il Superbonus 110% è un provvedimento mosso da buone intenzioni a pessimo nella sua struttura. Incentivare processi virtuosi non è regalare denaro pubblico. Regalando denaro non si agevolano solo truffe ma si favorisce una folle e incontrollata spirale speculativa su prezzi e servizi connessi al bonus: se paga lo Stato, vale tutto. Anche in questo caso siamo pronti a dare il nostro contributo».