Firmato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro Federcasse
Federcasse e le Segreterie Nazionali delle organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo - Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Ugl Credito - hanno sottoscritto oggi a Roma, dopo quattro giornate consecutive finali di trattativa ed a conclusione di un negoziato avviato nel mese di novembre 2021, l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i circa 36 mila dipendenti appartenenti alle Aree Professionali e Quadri Direttivi del sistema del Credito Cooperativo italiano, scaduto il 31 dicembre 2019. Per Federcasse, il rinnovo contrattuale è stato sottoscritto da Matteo Spanò, Vice Presidente di Federcasse e Presidente della Delegazione sindacale, della quale fanno parte esponenti delle Federazioni Locali e delle Capogruppo Iccrea e Cassa Centrale. “Il rinnovo del CCNL Federcasse interviene in uno scenario generale complesso” ha dichiarato Matteo Spanò. “L’Accordo completa l’evoluzione del quadro della contrattazione collettiva rendendolo coerente con l’attuazione della Riforma del Credito Cooperativo 2016-2018. Contiene misure che confermano la centralità dei nostri collaboratori e collaboratrici grazie alla modernizzazione delle discipline sull’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, all’introduzione di nuove tutele che promuovono la genitorialità e tengono conto delle esigenze di cura dei lavoratori-lavoratrici e dei loro familiari. Abbiamo avuto ben chiare in mente in questi mesi sia la preoccupante situazione demografica del Paese sia la filosofia e le misure strutturali introdotte con il Family Act. Siamo soddisfatti anche delle innovazioni in materia di ‘retribuzione di produttività’: abbiamo voluto e saputo coniugare le esigenze della coerenza mutualistica, della sostenibilità e della produttività. Nuove misure incrementano le ore destinate all’attività formativa ed introducono la formazione tecnicoidentitaria obbligatoria sulle specificità normative e operative del Credito Cooperativo, con particolare attenzione ai giovani nuovi assunti”. “Dopo il biennio di emergenza pandemica, durante il quale il confronto con le Organizzazioni sindacali si è dimostrato pronto a rispondere alle esigenze di Aziende e lavoratori del Credito Cooperativo, è importante sottolineare la rilevanza dell’interlocuzione sindacale che ha ascoltato le esigenze comuni della Categoria e ha individuato e condiviso misure e strumenti per la promozione e lo sviluppo dell’esperienza mutualistica bancaria, fondamentale per la crescita sostenibile dei territori e la coesione sociale”, ha detto ancora Spanò. “Ed è questa l’occasione per ringraziare di nuovo pubblicamente i lavoratori e le lavoratrici delle BCC, delle Casse Rurali e delle Casse Raiffeisen e di tutte le strutture territoriali e nazionali del Credito Cooperativo per il lavoro svolto nei difficilissimi mesi della fase acuta della pandemia. Mai il servizio bancario è stato interrotto. Lo abbiamo insieme adeguato all’insegna della tutela della salute dei lavoratori-lavoratrici, dei soci e dei clienti”. “Abbiamo infine coniugato le esigenze rivenienti dalla operatività dei Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea e Cassa Centrale e dell’IPS Raiffeisen con la confermata centralità del ruolo della banca mutualistica nelle comunità dalle quali traggono origine. Nei prossimi mesi proseguiremo il confronto con le Organizzazioni sindacali sul tema dei profili professionali, della digitalizzazione e delle nuove tecnologie”, ha concluso Matteo Spanò. Il nuovo contratto prevede forme di maggiore flessibilità sotto il profilo organizzativo, con particolare riferimento alla disciplina del lavoro agile e del lavoro a tempo parziale, per la tutela della persona, della genitorialità e delle situazioni familiari complesse. Rafforzate le misure sulle pari opportunità e gli interventi a sostegno delle persone con disabilità. Incrementata la contribuzione dedicata agli strumenti di welfare di sistema - la Cassa Mutua Nazionale e il Fondo Pensione Nazionale - con misure più elevate a favore dei giovani collaboratori e collaboratrici. Aumentato il numero di ore obbligatorie di formazione, introdotta una aliquota dedicata alla formazione tecnico-identitaria. La parte economica prevede un aumento salariale medio pari a 150 euro a partire dal mese di agosto 2022 che diventeranno 190 euro dal mese di ottobre 2022