Export: Mancini, puntare su mercati che chiedono la qualità Made in Italy
Accompagnare le cooperative sui mercati nell’ambito di una strategia che punti a tutelare il valore del paese: non solo l’economia ma anche la biodiversità, la capacità creativa, tutto ciò che garantisce la tenuta del tessuto economico. Così Gaetano Mancini, vicepresidente Confcooperative, in occasione del Forum Enpaia organizzato a Roma. "La cooperazione italiana ha una condizione di particolarità: nel settore alimentare alle cooperative l’80% delle materie prime arrivano da soci, prodotti realizzati in Italia. In questo ci sono anche delle eccellenze, come ad esempio nel settore vinicolo. La cooperazione anche in momenti complessi come questo ha un valore molto forte. Serve molta attenzione alla qualità, oltre che alla quantità. Dobbiamo individuare i mercati che chiedono qualità e che vedono nel Made in italy un riferimento, e questo comporta l’esigenza fortissima di politiche adatte", conferma Mancini "Accompagnare strutturalmente le cooperative verso i mercati esteri: anche la crisi ha dimostrato che l’export è una ricetta per rivolvere le crisi, come anche la pandemia ci ha insegnato: serve una strategia che mostri attenzione alla scelta dei mercati esteri. Sarebbe bene costruire strategie che aiutino le nostre imprese a raggiugnere mercati nuovi,come quelli asiatici. Vanno sostenuti fortemente gli accordi di libero scambio che vadano a rispondere alle nostre esigenze e capacità di export. Il “Semaforo” Nutriscore all’olio di oliva ad esempio è un sistema che penalizza l’azienda e non tutela il consumatore. E dunque chiediamo un'azione sistemica che preservi il Made in italy in modo da proseguire a fare crescita con attenzione ai mercati esteri", conclude il vicepresidente.