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Empaty, l'evoluzione nella cura e nell'assistenza di pazienti fragili

È stato presentato oggi a Roma il progetto Empaty, una piattaforma di telemedicina per l’assistenza e la cura di pazienti fragili realizzato dalle cooperative Anthropos, Gnosis e Kaleidos, grazie al bando "ideeRete" di Assimoco.

«Ci è venuto naturale rispondere a questo bando – ha raccontato Maria Pia Cozzari, presidente della cooperativa Anthropos, capofila del progetto – che ha messo insieme il tema dell’ambiente e quello della salute. La pandemia ha scoperchiato il vaso di Pandora rispetto alla salute mentale, ma ha anche creato nuove problematiche. Con le altre cooperative partner abbiamo messo insieme le nostre esperienze unendo la tecnologia alle nuove esigenze di cura e di assistenza alle persone».

«Il Covid è stato il sintomo universale che ha portato a considerare la salute mentale anche dal punto di vista sociale – ha spiegato Bruno Pinkus, psicologo e psicoterapeuta della cooperativa Gnosis –. Durante la pandemia sono aumentati del 25% i disturbi considerati minori, ma l’isolamento e la solitudine hanno inciso anche sulle situazioni più complesse».

«La telemedicina è tra i settori in maggiore sviluppo – ha aggiunto Marco Crimi, project manager della cooperativa Kaleidos – intorno al quale si sta formano un quadro normativo importante. La Pandemia ha fatto da catalizzatore per la digitalizzazione in ambito socio sanitario: le strutture hanno sentito l’esigenza di avviare processi di digitalizzazione perché la telemedicina non è alternativa, ma deve essere parte integrante dell’analisi clinica».

«Le necessità dei cittadini aumentano e si traducono in maggiore spesa. In assenza di risposte adeguate questo è un modello da seguire – ha dichiarato il presidente di Confcooperative Sanità, Giuseppe Milanese –. Il Covid ha fatto crescere la consapevolezza di salute, ma se crescono i bisogni e decresce la capacità di erogare servizi viviamo la tempesta perfetta, la deriva del SSN».

«Ci impegniamo quotidianamente sui temi del welfare – ha detto la responsabile Cultura e sostenibilità di Assimoco, Alessia Borrelli – per i quali c’è la necessità di creare nuovi modelli. Abbiamo realizzato questo bando proprio per selezionare le idee più innovative».

«Come mutua siamo al fianco delle persone – ha aggiunto il presidente di Cooperazione Salute, Michele Odorizzi –. Abbiamo bisogno di innovare i nostri piani sanitari per offrire prestazioni che sostengano le persone consentendo loro di accedere alle cure».

«Questo è un progetto importante perché dà risposte su un tema a volte considerato marginali – ha detto concludendo i lavori il presidente di Confcooperative Lazio, Marco Marcocci –. È un’esperienza apripista che unisce diverse realtà per un’evoluzione dell’assistenza che mette insieme le società di sistema e le competenze delle nostre cooperative».