Credito, il 95% della raccolta delle Bcc resta nei territori
Unica presenza bancaria in 740 Comuni, con sportelli in 2.511 centri, poco meno di 1,5 milioni di soci, una raccolta di 196 miliardi e impieghi per 139 mld. Sono alcuni dei principali numeri presentati questa mattina a Roma nel corso dell’assemblea di Federcasse, la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali.
Allo scorso mese di marzo le BCC erano 220, con 4.081 sportelli. Alla stessa data i soci delle BCC erano 1.450.251 (con una crescita del 3,1% annua). Oltre 172 mila i giovani soci e le giovani socie “under 30”. L’organico delle BCC è di oltre 29.000 dipendenti (+1,1% a fronte del -0,8% delle altre banche) di cui 12.171 donne (il 41,7% sul totale dei dipendenti BCC). Negli incarichi di vertice il 26% sono donne. La raccolta complessiva delle BCC è di 195,4 miliardi di euro (+3,6% a fronte del +3,2% del resto dell’industria bancaria).
“Il 71% del risparmio raccolto dalle BCC – ha sottolineato nel suo intervento il presidente Augusto dell’Erba - è diventato credito per l’economia reale. Almeno il 95% del credito è stato erogato – per legge – nello stesso territorio che ha generato il risparmio. Gli impieghi delle BCC a marzo 2024 rappresentavano il 23,4% del totale dei crediti alle imprese artigiane; il 23,6% del totale erogato per le attività legate al turismo; il 23,3% del totale dei crediti erogati all’agricoltura”
Le quote di mercato delle BCC in relazione alle imprese di dimensione più ridotta costituiscono: il 26,5% dei finanziamenti alle imprese con 6-20 dipendenti (imprese minori); il 19,0% del totale erogato alle famiglie produttrici (micro-imprese). Gli impieghi delle BCC rappresentano infine: il 15,6% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore); il 9,9% del totale erogato dall’industria bancaria alle famiglie consumatrici; 102 milioni di euro le donazioni e le sponsorizzazioni alle comunità locali.
“I risultati presentati oggi – ha aggiunto il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini – ci autorizzano a dire che, non solo il sistema del credito cooperativo ha tenuto, ma si è rafforzato e ci proietta verso una grande futuro. Portandosi dietro un bagaglio di storia che ci appartiene e non elementi di una economia a noi estranea: l’economia del dividendo. Noi siamo un’altra storia e dobbiamo esserne generosamente orgogliosi.