Credito: Federcasse, nuove norme su c/c inadeguate, a rischio imprese e famiglie
"Le Bcc, Casse Rurali e Casse Raiffeisen - si legge - registrano segnali di sofferenza sempre più acuta da parte di ampie fasce di popolazione e di settori produttivi che invece sono tradizionalmente resilienti in periodi di crisi di minore impatto globale e che per effetto delle modifiche normative ora intervenute a livello europeo, in un contesto generale già gravemente condizionato dalla emergenza pandemica, rischiano di diventare 'cattivi pagatori', contro la loro volontà e per effetto di eventi straordinari e imprevedibili. Gli impatti sociali dati dall'applicazione 'automatica' di tali norme - scrivono Federcasse e i sindacati nella nota - possono risultare irreversibili quanto irrimediabili, aggravando la durata e la profondità della crisi. E' necessario e indispensabile procedere immediatamente a specifiche modifiche ed adattamenti di tali norme, che consentano all'industria bancaria tutta di offrire il massimo supporto all'economia reale in questa fase di grave emergenza sanitaria ed alle 'Banche di comunità' di sostenere i territori di riferimento in piena coerenza con i loro valori fondanti".
"Il cambio d'epoca imposto dalla pandemia - continua la nota congiunta - va trasformato in un'opportunità per realizzare anche un'Unione bancaria inclusiva, diversificata e sostenibile, con regole sul credito lungimiranti, proporzionali, adeguate, più prossime alle nuove esigenze dell'economia reale, delle famiglie e delle imprese. Mentre nasce l'Europa della salute e della sostenibilità ambientale, non può non nascere una coerente nuova Europa delle regole bancarie".
"In questo contesto, Federcasse e le organizzazioni sindacali di categoria sottolineano il grande apporto dato, da sempre, dalle banche cooperative e mutualistiche alla tenuta del sistema sociale ed economico, ed in particolare, fin dal primo manifestarsi della pandemia, anche attraverso l'impegno e l'abnegazione di tutta la Cooperazione di Credito, delle Lavoratrici e dei Lavoratori", conclude la nota.