Cop26: Savini, energia bene relazionale, da cooperazione nuove risposte a bisogni utenti e comunità
Per dare più “energia” al nostro paese occorre dare spazio alla cooperazione. «Le previsioni che vedono in forte rialzo i costi tendenziali dei beni energetici esigono risposte che il Governo ha tempestivamente ma parzialmente arginato. I rischi legati all’aumento dei costi beni e dei servizi essenziali come anche l’aumento dei casi registrati di impoverimento energetico delle famiglie sono temi sui quali la cooperazione di utenza è fortemente impegnata nel cercare di promuovere forme nuove e mutualistiche di risposta ai bisogni essenziali». Così il presidente di Confcooperative Consumo e Utenza, Roberto Savini, intervenendo al webinar promosso dall’Alleanza delle Cooperative nell’ambito della campagna All4Climate – Italy 2021.
«Dopo la fase di sperimentazione delle comunità energetiche – ha aggiunto Savini - nel nostro paese è ora il momento di imprimere maggiore forza allo schema di decreto varato dal Governo. A nostro parere mancano alcune connotazioni mutualistiche per consentire che si possano concretamente promuovere iniziative di territorio, senza fine di lucro, governate dai cittadini che d’intesa con le autorità locali, in cui è ricompreso anche il Terzo Settore, reinvestono sul territorio gli eventuali proventi a beneficio delle comunità e delle generazioni future. Questo è fare cooperazione».