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Appalti, Sindacati e Cooperative siglano avviso comune per modifiche al Codice dei Contratti pubblici

Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, UilFpl, UilTucS, Agci Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali hanno siglato un avviso comune in qualità di Parti firmatarie del CCNL Cooperative Sociali per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative del settore socio sanitario assistenziale educativo e di inserimento lavorativo. Un contratto finalizzato a contrastare il fenomeno del massimo ribasso e che riguarda 10.000 cooperative sociali che danno lavoro a oltre 400.000 lavotratrici e lavoratori che hanno garantinto anche nei mome nti di emergenza pandemica e di massima difficoltà per il Paese i servizi rivolti alle persone più fragili 

  

Le parti concordano che nei contratti relativi ai servizi sociali e di inserimento lavorativo – come definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera e), dell’allegato I.1 – va prevista un’autonoma clausola di revisione del prezzo dell’appalto a seguito dell’aumento del costo del lavoro derivante dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile 

  

Sindacati e Cooperative concordano che «vada mantenuta nel nuovo Codice la previsione dell’art. 95 comma 10 bis presente in quello vigente che prevede un tetto massimo per il punteggio economico, attualmente fissato al 30 per cento. Questa soglia andrebbe confermata o abbassata. Lo schema di decreto legislativo del Codice ha eliminato tale vincolo e legittima di fatto gare nei fatti basate principalmente sul fattore prezzo anche in relazione alla rimozione della clausola di concorrenzialità dell’offerta tecnica. Negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, è concreto il rischio di spostare la competizione sul costo del lavoro (che rappresenta spesso oltre l’80% dell’importo complessivo dell’offerta) con prevedibili effetti sulla tutela delle condizioni dei lavoratori». 

  

Sindacati e Cooperative ribadiscono che, al fine di valorizzare il contratto della cooperazione sociale e più in generale contrastare il fenomeno del dumping contrattuale, nei contratti di appalto «il riferimento alla contrattazione collettiva nazionale e territoriale di settore comparativamente più rappresentativa deve essere chiaro ed inequivocabile, per offrire maggiori tutele garanzie alle lavoratrici e ai lavoratori nonché al settore in termini più ampi, valutando l’inserimento di opportuni richiami all’articolo 51 del D.Lgs 15 giugno 2015, n. 81, a partire dall’articolo 57 che fa riferimento alle clausole sociali». 

  

Le parti si impegnano in considerazione dell’importanza che riveste la richiesta a illustrare i contenuti dell’Avviso Comune anche in sede di confronto con il Ministero delle Infrastrutture, del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre che alla  Conferenza Stato Regioni e all’Anci.