Affidamenti di servizi sociali: le indicazioni ANAC e le prospettive emerse dall’incontro promosso da Federsolidarietà
La qualità dei servizi sociali e degli strumenti a disposizione delle pubbliche amministrazioni e della cooperazione sociale per valorizzare gli aspetti qualitativi in misura maggiore e determinante rispetto al ribasso sul prezzo. Questi i temi al centro del seminario organizzato il 19 ottobre a Roma, presso il palazzo della Cooperazione, da Confcooperative Federsolidarietà su “Affidamenti di servizi sociali: indicazioni ANAC e prospettive”, dedicato proprio alla presentazione delle linee guida sull’affidamento dei servizi sociali. Le Linee guida dell’ANAC contengono, infatti, molti aspetti che consentono agli enti locali di selezionare gli operatori che offrono servizi migliori con la garanzia per gli utenti di una maggiore qualità, in un settore in cui il risparmio sulle tariffe si traduce in prestazioni scandenti proprio per le persone più fragili. Dall’incontro, inoltre, sono emerse le opportunità che consentono alle cooperative sociali di dispiegare tutte le potenzialità in termini di innovazione sociale anche attraverso il loro coinvolgimento nella fase di co-programmazione per individuare le soluzioni più idonee a soddisfare i bisogni in campo assistenziale ed educativo, nei servizi per la non autosufficienza e per le persone disabili. I lavori, coordinati da Vincenzo De Bernardo, direttore Confcooperative-Federsolidarietà, sono stati aperti dall’intervento di Alessia Labbadia dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) che ha fatto luce sulle linee guida mettendo in evidenza gli strumenti e le opportunità per il welfare e per le cooperative sociali. Spazio anche agli strumenti per la valutazione della qualità dei servizi sociali, al coinvolgimento e alla responsabilizzazione degli utenti. A seguire un panel con esperti del settore. “Pluralità e strumenti sono due parole chiave. Impariamo a discernere tra le opportunità”, ha affermato Pietro Moro (ICN) nel suo intervento. Emilio Emmolo, Confcooperative-Federsolidarietà, si è focalizzato sulle opportunità e sui limiti della co-progettazione e sul come districarsi nel percorso che i cooperatori devono intraprendere. Del ruolo che gioca la qualità ha parlato Luigi Gilli di ICN, sottolineando come “Negli affidamenti la qualità di chi presta il servizio è fondamentale. E l’attenzione è una questione di qualità”. Con Aldo Coppetti (ICN) è stato affrontato il tema della revisione dei prezzi tra extra costi e misure di compensazione, mettendo in evidenza il ruolo delle stazioni appaltanti sul territorio. La chiusura dei lavori è stata affidata al presidente di Confcooperative-Federsolidarietà, Stefano Granata. “Dall’ANAC può arrivare un aiuto al territorio per capire come districarsi su questi temi. Del resto gli obiettivi comuni che pubblico e privato hanno sono quelli di ottimizzare al meglio le risorse, intercettare i bisogni e fornire una giusta offerta di servizi alle persone”, ha affermato Granata.