Energia, Gardini: misure fiscali e zero burocrazia per vincere la tempesta dei prezzi
La guerra dei prezzi dell’energia e delle materie prime mette a serio rischio la competitività delle imprese e la loro stessa sopravvivenza. Così, al tempo stesso, ci preoccupano le conseguenze sociali sulle fasce più fragili della popolazione. Con l’aumento dei costi e delle bollette molte famiglie dovranno decidere se pagare le bollette o mangiare. Siamo preoccupati di dover affrontare fasi mai vissute in questa drammaticità.
Il tetto sul prezzo del gas è una misura utile, ma servono bonus attraverso interventi sul credito d’imposta, così da sgravare il più possibile le imprese che fanno investimenti oppure occorrono azioni sull’Iva o sulle accise.
La difficoltà principale è quella di garantire il giusto equilibrio economico tra competitività dell’impresa, remunerazione della base sociale, dell’assorbimento dei costi di produzione per assicurarsi un margine che consenta alle imprese di continuare a erogare beni e servizi e avere la possibilità di continuare a investire per crescere. Bisogna puntare a un sistema premiante per le aziende che producono energia da fonti rinnovabili. Soprattutto quando hanno necessità di immetterla in rete perché fuori dal periodo di lavorazione, molti impianti non funzionano a pieno regime. Un intervento fiscale anche sul credito d’imposta potrebbe dare respiro alle imprese e riequilibrare il sistema.