Confederazione

Bilancio Sostenibilità 2020, la transizione cooperativa sostenibile

L’anno della pandemia ha messo a dura prova il sistema globale sia dal punto di vista sanitario che socioeconomico. Ci ha messo di fronte ai limiti della nostra convivenza libera, delle nostre interconnessioni, del nostro rapporto spesso rapace con la natura. Non so se c’era da imparare una lezione – in questo senso la storia ne è piena – ma sicuramente questa crisi ha parlato a chi ha saputo ascoltare. 

La cooperazione è tra gli attori che hanno testa e cuore per fare tesoro di insegnamenti che, d’altra parte, sono da sempre la molla della nostra azione. Il Covid-19 ha causato nuove asimmetrie economiche e quindi sociali di cui anche noi abbiamo dovuto tener conto. Abbiamo assistito alla sofferenza di molte nostre imprese – prime fra tutte quelle del turismo e della cultura – e alla centralità di altre nel sostenere il Paese e le sue necessità. In questo report lo abbiamo raccontato e nel farlo ci siamo sentiti in cammino insieme al Paese intero per la fatica ma anche per la fiducia nel domani. Le nostre attività confederali, pur continuando con la solita intensità, anzi forse persino accelerando per accompagnare processi nuovi e intercettare i cambiamenti da mettere in atto, sono state toccate tutte dal nuovo scenario. Il nostro secolo di storia ci aveva già insegnato la resilienza, la necessità di adattamento e la forza dei valori. 

Abbiamo trovato le risorse per resistere e continuare a dare lavoro, speranze, prospettive. E infatti il nostro report mostra chiaramente che il contributo più grande lo diamo all’obiettivo 8 dell’Agenda 2030 perché la crescita economica attraverso il lavoro dignitoso e il benessere delle persone resta in cima al nostro agire. Abbiamo fatto di tutto per raccontarlo nell’anno terribile che abbiamo attraversato e che ancora stiamo vivendo; far vivere le storie delle cooperative, nella radio - è nata la Radio confederale - nella carta stampata, in TV, evidenziare la solidarietà di cui sono state capaci, il coraggio con cui hanno affrontato un evento eccezionale, è un compito che onoriamo con orgoglio.

 L’ultima Assemblea ha approvato l’inserimento del nostro impegno per la Sostenibilità nello Statuto nazionale. Anche molte Unioni lo stanno facendo. Ma non è solo una questione di belle parole. Pur faticosamente, perché adeguarsi ai cambiamenti necessari non è un processo banale e nemmeno rapido, il movimento cooperativo tutto si informa, agisce, adatta, investe in una transizione che in alcuni settori viaggia più spedita, in altri stenta e chiede aiuto alla politica, ai cittadini, alla comunità internazionale. In questa prospettiva sempre più vicina, un ruolo fondamentale ce l’ha la formazione, valorizzata dentro Confcooperative come asset strategico e anche molto presente negli investimenti delle cooperative, come mostrano i dati che leggerete. 

Ed è stata intensificata l’attenzione ma anche l’azione per rafforzare l’inclusione di giovani e donne nella governance, intensificando i momenti di partecipazione e le opportunità di sviluppo e promozione di imprenditorialità giovanile. Questo Bilancio di Sostenibilità, pur riflettendo un anno molto particolare, è arricchito dalle analisi di dati raccolti sia dal nostro Ufficio Studi sia direttamente con un’indagine che ha visto attivarsi quasi 1.800 cooperative aderenti: dalle loro risposte, che troverete commentate nella seconda parte del report, emerge un quadro confortante dell’impegno all’innovazione e alla sostenibilità ma anche la necessità di insistere su informazione, formazione e azione in coerenza con i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e nel rispetto di una graduale transizione verso la produzione di beni e servizi responsabili.

 Le imprese cooperative nascono e vivono per legare il passato al futuro; hanno una mission intergenerazionale che le fa stare dalla parte di chi verrà dopo di noi. Ai giovani il compito di richiamarci alla responsabilità del nostro presente. A noi l'auguro di vivere con la generosità che ci rende umani.

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