49° Settimana sociale cattolici: Gardini, cooperative visionarie
“Un patto per uno sguardo rinnovato” è il tema del dialogo online tra il Comitato scientifico e organizzatori della 49ma Settimana Sociale dei Cattolici e Confcooperative nel cammino di preparazione verso le giornate di Taranto (21-24 ottobre 2021).
«Dobbiamo organizzare la speranza” ha detto il presidente del Comitato scientifico della Settimana sociale monsignor Filippo Santoro che ha manifestato particolare apprezzamento per "la forza delle cooperative capaci di trasformare le idee in cose concrete. Occorre assegnare priorità ai giovani per sancire un’alleanza tra le generazioni».
«Le cooperative hanno la capacità visionaria di anticipare con la loro azione le stesse normative che le regolano e istituiscono come accaduto nel caso delle cooperative sociali e di comunità nate prima ancora che il legislatore facesse il suo lavoro”. Lo ha detto Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative che ha rimarcato come “la caratteristica delle cooperative sia di esprimere il meglio del territorio, delle comunitá e delle persone che le abitano. Perché da sempre le cooperative si distinguono per la funzione sociale prima che per quella economica».
«Le imprese cooperative interpretano in modo genuino alcuni dei princìpi più significativi e sfidanti dell’Insegnamento sociale cristiano. Il contributo alla creazione di lavoro e quindi alla riduzione delle disuguaglianze è confermato dai numeri. E la mutualità imprenditoriale è oggi sfidata dal paradigma dell’Ecologia integrale: mutualità e reciprocità nella relazione tra imprese e ambiente caratterizzeranno l’impegno innovativo di Confcooperative per accompagnare le transizioni ecologica, digitale, sociale e del lavoro» ha commentato Sergio Gatti, vicepresidente del Comitato Scientifico della Settimana Sociale.
Marco Venturelli segretario generale di Confcooperative ha sottolineato come «cooperative e ambiente siano legate dall’intergenerazionalità, dalla necessitá di tramandare alle generazioni future il patrimonio che gestiamo oggi».
«Avvertiamo la necessità di un patto intergenerazionale fatto di concretezza nelle azioni, ma all’interno di un orizzonte valoriale denso di significati» ha rimarcato Anna Manca, vicepresidente Confcooperative.
Don Mario Diana, incaricato Cei presso Confcooperative, ha sottolineato che le «cooperative sono semi di speranza e che Taranto non è un punto di arrivo ma di partenza».